Antipasto di calamaretti

Amo i mercati di paese, colorati, multietnici, vocioni, con le mercanzie all’aria, presenti sia con il sole che con il vento; il venerdì sono pronta per stanziare davanti al furgone del pescivendolo, a perdere tempo ad ascoltare le ricette dei vari tipi di pesci, molluschi, conchiglie perciò è lì che sono stata consigliata di preparare l’antipasto di calamaretti.

Le persone che amano il proprio lavoro ti contagiano con il loro entusiasmo, è una gioia starle a sentire, pieni di passione, raccontare della cottura lenta di un piatto.

Quando ho visto queste piccolissime creature ho chiesto se fossero i calamari spillo, mi è stato detto che, no, erano i piccoli di calamaro, non facili da trovare, costosi anche per questo.

Il pescivendolo buongustaio, mi ha detto che devono essere cucinati in maniera semplice, al sugo, per condirci la pasta o farci un tegamino come antipasto, accompagnato dal pane rustico. Abbrustolito.

Ho ceduto alla curiosità e ne ho portati a casa due manciate. Dopo la cottura, all’assaggio, ho capito che il mare era tutto lì, in quella ricetta così semplice da essere disarmante, un piatto da pescatori. Quando si dice che il cibo evoca ricordi…

Ne ho fatto un antipasto, perché adoro intingere il pane croccante nel sugo, fare la scarpetta, impiastricciarmi la punta delle dita e pulirmele in bocca, come i bambini.

Avrei voluto, le avessi avute, aggiungere un tocco di olive taggiasche che secondo me ci sarebbero state benissimo; sarà la scusa per riprovarci, se riuscirò a imbattermi in questi deliziosi calamaretti ancora una volta!

Ovviamente è una preparazione perfetta anche per i calamari più grandi, saranno più carnosi e comunque buonissimi!

In fondo alla ricetta c’è lo spazio dedicato alle FAQ dove ho risposto a domande che riguardano questa preparazione, se avete altri dubbi in merito non esitate a contattarmi tramite il form “CONTATTAMI” presente nella home.

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