Nella preparazione di questo ottimo contorno, catalogna con pinoli ed acciuga, il gusto amarognolo di questa verdura trova un buon sodalizio con la dolcezza dell’uvetta e dei pinoli.
A me piace contrastarla anche con acciughe e capperi come si fa con la scarola, trovo che la sapidità di questi due elementi, ancora di più, creino la commistione giusta.
La catalogna è reperibile nel periodo autunno/inverno e non è altro che una variante della cicoria e di solito viene lessata prima dell’utilizzo, anche nel brodo.
Prima di procedere alla cottura e togliere un pò di amaro, dopo averla lavata, metterla in acqua fredda. Dopo ciò tuffarla in acqua bollente salata e lasciarvela appena 1 minuto, anche questo concorrerà a togliere ancora amaro. Cucinare come avete previsto.
La famiglia delle cicorie, di cui fa parte la catalogna, è piuttosto vasta e si localizza soprattutto in Lazio e in Veneto; una tipologia molto conosciuta è la catalogna di Chioggia. Molto apprezzata anche quella di Gaeta.
E’ dalla cicoria asparago che si prendono le famose puntarelle, tanto note nella cucina romanesca. Croccanti e freschissime, che si arricciano. Si possono cucinare crude ma anche cotte come potete vedere da uno dei piatti che vi propongo qui sotto.
Se amate le verdure non perdete la mia torta morbida di zucca gialla
Altre ricette con cicorie:
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno e Primavera
Ingredienti
Procuratevi gli ingredienti che serviranno, per esempio stilate una lista precisa per essere sicuri di non dimenticare niente. Di seguito un piccolo aiuto.
- Energia 160,19 (Kcal)
- Carboidrati 11,77 (g) di cui Zuccheri 4,18 (g)
- Proteine 5,20 (g)
- Grassi 11,86 (g) di cui saturi 1,60 (g)di cui insaturi 2,59 (g)
- Fibre 6,44 (g)
- Sodio 1.751,27 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 150 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Tegami per cucinare la catalogna con pinoli ed acciuga
Essere organizzati in cucina è essenziale, ci fa risparmiare tempo ed avere tutto a portata di mano è basilare. Un piccolo promemoria qui sotto.
Preparazione della catalogna con pinoli ed acciuga
Come cucinare la catalogna
Iniziare mettendo a bagno i capperi salati, fateli stare almeno 30 minuti in acqua fredda. Pulire la catalogna dalle foglie battute e brutte, quindi metterla in acqua fredda e, dopo poco, tuffarla in acqua bollente salata per 1 minuto. Scolare e tuffare in acqua e ghiaccio. Scolare di nuovo.
Allo stesso modo mettere in ammollo l’uvetta in acqua a temperatura ambiente, anche lei per circa 30 minuti. Se avete optato per le acciughe sotto sale è questo il momento di pulirle bene dal sale e sfilettarle.
In una padellina mettere a tostare i pinoli, dopo questo passaggio, tenerli da parte per poi unirli alla catalogna in ultimo passaggio.
In una padella grande mettere l’olio e lo spicchio d’aglio. Far imbiondire senza bruciare, deve sprigionare il suo aroma e rilasciarlo nell’olio. A questo punto aggiungere la catalogna sgocciolata e leggermente strizzata, fatta a tranci.
Proseguite la cottura per circa 10 minuti, che è il tempo necessario per strizzare i capperi e l’uvetta dall’acqua. Per concludere aggiungere i filetti di acciuga, i capperi, l’uvetta ed i pinoli. Far sciogliere i filetti saltando la verdura.
Servitela fumante, come accompagnamento a piatti di carne oppure da sola, magari su un bel crostone di pane bruschettato.
Varianti per catalogna con pinoli ed acciughe
La catalogna si trova bene abbinata anche con i formaggi, in primis il pecorino, potrete farci una bella pasta, con la sola catalogna saltata con il peperoncino ed il pecorino grattato.
Dosi variate per porzioni