Risotto rustico della tradizione toscana

Risotto rustico della tradizione toscana – La Toscana è la mia terra, ne respiro l’aria ogni giorno, le mie radici sono contadine, e me lo voglio tenere stretto questo privilegio. La mia cucina è contaminata da entrambi questi fattori.

Nel corso degli anni, quando il mestolo è passato dalla mano della mia mamma alla mia, ho modificato alcune abitudini che erano radicate.
Una su tutte la quantità, smodata a mio avviso, dell’olio di oliva che mia mamma usava per cuocere qualsiasi ingrediente o condire qualsiasi pietanza.

Questo non deve far pensare ad uno sciupìo generalizzato bensì ad un retaggio generazionale di altri tempi nei quali, il condimento grasso, serviva per affrontare i lavori massacranti nei campi.

Nell’era moderna nella quale viviamo abbiamo assistito a vere e proprie campagne di demonizzazione dell’olio extravergine di oliva, al quale venivano imputati malanni e malattie di ogni genere. Bandito dalle tavole perché erroneamente accusato di far ingrassare.

Per fortuna, insieme ai tempi, anche la scienza ha fatto passi avanti e, con l’avvento della consapevolezza di un’alimentazione più sana, a questo ingrediente magico è stata resa giustizia.

Questo piatto, però, l’ho amato sempre, la cottura delicata e lunga fino al risultato magico di un risotto davvero completo.

NOTA BOMBA
provate anche il mio risotto con cime di rapa e taleggio

Altre ricette tradizionali:

Risotto rustico della tradizione toscana
Ricetta della tradizione Toscana
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaRegionale Italiana
  • StagionalitàTutte le stagioni
  • RegioneToscana

Ingredienti per il risotto rustico della tradizione Toscana

Iniziate procurandovi gli ingredienti che serviranno, per esempio stilate una lista precisa per essere sicuri di non dimenticare niente. Di seguito un piccolo aiuto.

100 g carne macinata (mista )
1 q.b. fegatini di pollo
50 ml vino rosso (1 bicchiere)
40 g burro
35 olio extravergine d’oliva
2 cucchiai pomodori (Salsa)
55 g cipolla rossa
60 g carota
25 g sedano
12 g sale fino
2 g pepe nero in grani

Ingredienti per il risotto

360 g riso Carnaroli (Aquerello)
10 g burro
55 g cipolla rossa
1 l brodo di carne
40 g parmigiano Reggiano DOP

627,14 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 627,14 (Kcal)
  • Carboidrati 76,62 (g) di cui Zuccheri 2,22 (g)
  • Proteine 16,73 (g)
  • Grassi 26,46 (g) di cui saturi 11,71 (g)di cui insaturi 7,08 (g)
  • Fibre 2,29 (g)
  • Sodio 1.345,55 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 230 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Tegami per cucinare il risotto rustico della tradizione toscana

Essere organizzati in cucina è essenziale, ci fa risparmiare tempo ed avere così tutto a portata di mano, che è basilare. Un piccolo promemoria qui sotto.

Tegame di coccio per ragù
Tegame in acciaio per risotto
Tritatutto
Mestolo
Spargifiamma

Preparazione

Come cucinare il risotto rustico della tradizione toscana

Il sugo potrete prepararlo anche con molto anticipo rispetto alla cottura del riso.
Iniziamo la preparazione del sugo pulendo e lavando le verdure, metterle nel mixer o trinciarle con la mezzaluna, il trito deve essere un pò grossolano.
Nel tegame di coccio mettere tre cucchiai di olio evo, metterlo quindi sul fuoco interponendo lo spargifiamma.

Lavare bene il fegatino con acqua e metterlo, per il tempo di rosolatura delle verdure, in acqua e aceto di vino; questo per togliere un pò del suo sapore che non tutti amano.

Far rosolare gli odori e quindi aggiungere la carne macinata ed il fegatino di pollo sciacquato e i cucchiai di conserva di pomodoro diluita in un ramaiolo di brodo caldo. Io a questo punto salo la carne.
Portare avanti la cottura lentamente e coperto , per circa 40 minuti, con il bicchiere di vino rosso e, se non fosse sufficiente aggiungendo un pò di brodo.

Gli ultimi 10 minuti scoperchiate il coccio per far addensare il sugo, disfare con una forchetta il fegatino ed amalgamarlo al tutto.
Proseguiamo la preparazione del risotto mettendo il burro in una casseruola e aggiungendo la cipolla tagliata finissima.

Quando il processo di imbionditura sarà terminato aggiungere il riso e far tostare per due minuti girando sempre con un mestolo di legno.

Iniziare unendo, poco a poco, il brodo di carne caldissimo, girando spesso e tenendo la fiamma a fuoco medio.
Tirate su il riso lentamente aggiungendo il brodo poco per volta e facendolo assorbire prima di aggiungerne ancora.

Arrivati a due terzi della cottura, aggiungere circa metà del ragù di carne, che deve essere caldo, quando il riso è cotto assaggiate per il sale, nel caso regolate.
Mantecate con solo parmigiano grattugiato.

Impiattate caldissimo e, sopra al risotto, mettere due bei cucchiai del sugo di carne. Spolverate con una macinata di pepe fresco. Sarà buonissimo anche con un pepe aromatico.

Concludete questo manicaretto servendolo in tavola con piatti fondi muniti di coperchio, farà scena e manterrà caldo il risotto cucinato alla maniera toscana.
Ovviamente se non li avete potete servirlo nei vostri piatti, vi assicuro che nessuno si offenderà e verrà divorato in un attimo.

NOTA: Gli accessori di cucina che ho linkato sono quelli che uso normalmente nella mia cucina, sono indispensabili aiutanti che riescono a velocizzare ogni gesto, garantendo la tua  sicurezza e l’idoneità per il loro uso. Lavabili facilmente anche in lavastoviglie.

Il tocco della cheffa

Risotto rustico della tradizione toscana – Mia mamma in questo risotto aggiungeva anche quella che, in casa nostra, veniva chiamata “la cipolla” del pollo. In realtà il suo nome è più nobile di cosi, ed è “ventriglio”. In qualche altra regione si chiama anche “durello”.

Ricordo che quando faceva il bollito, che da noi si chiama lesso, io e lei ce la litigavamo. Se lo aggiungete a questo ragù, mettetelo insieme al fegatino, e poi tritatelo, con la mezzaluna, lasciandolo con taglio grosso.

Abbinate a questo piatto un ottimo vino rosso. Io vi suggerisco questo perché conosco le persone che lo producono nella loro bella azienda. Sono persone motivate ed attaccate al territorio e fanno di tutto per fare un buon prodotto anche con vitigni diversi dal San Giovese.

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Pubblicato da lacheffamiranda

Il web mi affascina per le opportunità di condivisione e di conoscenza che offre, mi sono buttata in questa avventura di parlare di quelle che sono le mie passioni e scrivere le ricette di casa mia che amo preparare per le persone vicine al mio cuore e alla nostra casa.

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